Volti felici e soddisfazione, la mattina di giovedì 13 settembre, presso la galleria del palazzo comunale di Crema dove s’è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai giovani richiedenti asilo impegnati nel progetto di accoglienza e sorveglianza presso il centro natatorio cittadino. Un’esperienza molto positiva e utile sotto vari aspetti, che offre ora anche nuove prospettive ai ragazzi coinvolti i quali, va sottolineato, sono tutti entusiasti di quanto vissuto.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Stefania Bonaldi con il vice Michele Gennuso, la direttrice della piscina Teresa Abruzzese con i suoi collaboratori e il referente dell’Area Mondialità della Caritas diocesana Fabrizio Motta.
È questo il terzo anno consecutivo che, grazie alla sinergia tra Comune di Crema, Caritas diocesana e Sport Management (società che gestisce il centro natatorio di via Indipendenza), un bel gruppo di richiedenti asilo svolge un servizio – che rientra nella categoria dei lavori socialmente utili – presso la piscina cittadina. Stavolta sono stati 25 i ragazzi coinvolti, che si sono occupati soprattutto di sorveglianza nella zona del ‘parcheggio’ delle biciclette, ma pure di accoglienza e di altre attività.
“Grazie a tutti voi per il servizio reso”, ha esordito il sindaco Bonaldi prima di sottolineare la valenza dell’iniziativa resa possibile dalla disponibilità di Caritas e Sport Management. “Il vostro servizio – ha continuato la Bonaldi – è apprezzato dai cittadini ed è certamente da ripetere in futuro, soprattutto perché per voi rappresenta un’ulteriore occasione di integrazione e conoscenza del territorio. Voi siete protagonisti di una bella esperienza e di una buona notizia: due fattori di cui, al giorno d’oggi, c’è tanto bisogno”.
Complimenti ai richiedenti asilo impegnati in piscina sono arrivati anche dalla direttrice Abruzzese. “I ragazzi – ha detto – sono stati utili e molto seri nello svolgere della loro attività: hanno presidiato il ‘parcheggio’ e gli ombrelloni, segnalandoci anche comportamento scorretti. È ora nostra intenzione inserirli nei nostri progetti sportivi, a partire da un corso di nuoto che in futuro potrebbe pure portare a uno sbocco lavorativo”.
L’importanza del progetto è stata rimarcata anche da Motta: “È veramente una bella opportunità, che ha consentito ai ragazzi di vivere ulteriori momenti di confronto, di allacciare conoscenze e di scoprire cose nuove, di approfondire l’italiano, di impegnare al meglio il loro tempo libero. Come Caritas puntiamo molto all’inserimento, che avviene anche grazie alla conoscenza reciproca”.
Prima della consegna dei diplomi, il dottor Gennuso ha posto l’accento sul concetto di integrazione, “oggi certamente complicata ma alla quale noi crediamo e per la quale ce la mettiamo tutta”.
L’impegno di Crema per i richiedenti asilo continua. Dai dati forniti dalla Caritas emerge che – la statistica è aggiornata al mese di luglio – oggi sono 101 i presenti sul territorio tra “accoglienza diffusa” e “prima accoglienza”, sistemati presso le strutture della Caritas stessa e in alcuni paesi. Provengono in larga parte dall’Africa, ma anche da Bangladesh e Pakistan. La maggior parte di loro – ben 69 – ha un’età compresa tra 18 e i 25 anni, mentre sono 21 quelli tra i 25 e i 35 anni, 9 gli over 35 e due i minorenni.