L’esperienza di tanti anni tra B1 da protagonista e anche serie A, ma non la pancia piena, con la “fame” di vittorie che non conosce sazietà. Un braccio pesante che tira forte e sa non tremare quando la palla scotta, anche grazie al carattere, con la responsabilità condivisa con altre atlete con le sue caratteristiche, sebbene in vari ruoli. Sul versante societario, un botto di mercato fragoroso che aggiunge qualità a qualità, fatti a fatti dopo i proclami, aspetto quest’ultimo che senza la concretezza sarebbe solo brezza estiva. L’Abo Offanengo completa il sestetto con l’ingaggio dell’opposta piemontese Veronica Minati, classe 1983 e con una lunga esperienza tra B1 e serie A. Un’altra pedina di spessore, dunque, per il roster affidato a coach Giorgio Nibbio che affronterà per il secondo anno consecutivo la B1 (dopo aver raggiunto subito i playoff) e che vorrà recitare un ruolo di protagonista nella nuova avventura.
Minati è nata il 9 maggio 1983 a Omegna (Verbano-Cusio-Ossola) ed è alta un metro e 87 centimetri. “Insieme a coach Nibbio – spiega Stefano Condina, direttore sportivo dell’Abo Offanengo – ho valutato diverse atlete che potessero ricoprire il ruolo di opposto, cercando principalmente una giocatrice da palla alta e che, come tutto l’organico fino a oggi allestito, avesse gli stimoli e la determinazione di venire a Offanengo per provare a fare qualcosa di storico. Veronica è l’atleta che, appena si è prospettata la possibilità, mi ha convinto più di tutte. Ho avuto la fortuna di conoscerla in A2 a Verona e non si discute sulle sue qualità tecniche e fisiche. Ha esperienza maturata in tanti campionati di serie A e in tanti trofei vinti; inoltre, caratterialmente è un’atleta tosta che sa prendersi le responsabilità dei palloni che scottano”.
“Tanti motivi – spiega la Minati – mi hanno spinto a scegliere il progetto di Offanengo. In primis, avevo già deciso a priori di avvicinarmi a casa: a Perugia sono stata bene, ma il biennio in Umbria era stato dettato da una scelta professionale, avendo intrapreso la scuola di masso-fisioterapia che nelle prossime settimane concluderò. Volevo, dunque, tornare al Nord, poi Noemi Porzio, che ho conosciuto bene a Perugia e con cui si è creato un bel legame, mi ha parlato benissimo della realtà di Offanengo, una società che ha ambizioni importanti e che si sposano con le mie: ho voglia di vincere”.