Il primo incontro di semifinale rispetta il pronostico della vigilia e viene vinto nettamente dalla Paffoni Omegna, che regala al proprio pubblico una dimostrazione di forza e solidità, pur al cospetto di un’avversaria tutt’altro che arrendevole. La prestazione della Pallacanestro Crema non è stata disprezzabile, ma ha difettato la precisione al tiro, al cospetto di un avversario concreto che non ha perdonato nessun errore. Il piano partita, che prevedeva il raddoppio sistematico sul temuto centro Dip, è stato correttamente eseguito, ma gli uomini di Ghizzinardi, tecnico come sempre attento e preparato, hanno ogni volta saputo ribaltare l’azione sul lato debole della difesa cremasca trovando facili conclusioni.
Inizio shock per Crema. Omegna difende fortissimo e approfitta del raddoppio sistematico su Dip per liberare i propri esterno al tiro, in particolare modo Torgano micidiale dall’angolo. Per 6′ e 30″ la retina di casa resta inviolata, con Crema che fallisce anche le poche occasioni nelle quali il tiro non è contestato. Si arriva così al 14/0 per la Paffoni, prima che un canestro di Dagnello in entrata spezzi il maleficio. Due centri consecutivi di Paolin certificano l’ingresso nel match dei rosanero, che tengono botta fino al 22/8 del 10′.
Nella seconda frazione Omegna sembra poter dilagare. L’attacco cremasco pasticcia e regala alcune palle perse alla difesa piemontese, subito trasformate in veloci contropiede. Sul 31 a 12 l’incontro appare segnato, ma l’ingresso di capitan Del Sorbo dà nuova linfa al gioco di Crema. Alla sirena il punteggio vede la Paffoni avanti per 34 a 27 e il match è ancora tutto da giocare. Anche il secondo tempo inizia con un break dei padroni di casa. La frazione termina con i locali avanti per 50 a 38 e l’impresa di espugnare l’imbattuto parquet di Omegna appare molto complicata. Crema però parte bene stavolta in avvio di frazione. Due assist di Peroni procurano conclusioni facili a Poggi e Paolin. Gli uomini di Salieri provano anche la conclusione per il meno 5 che però non va a segno. Un parziale di 13/0 rintuzza le ambizioni dei cremaschi. Quando Simoncelli piazza la tripla del 63 a 42 allo scadere dei 24″ si capisce che il match è finito, nonostante manchino ancora 4′ 31″. Il resto è puro garbage time, con Omegna che dilata a dismisura il divario con alcune conclusioni da tre punti, portandolo al 74 a 49 finale, sicuramente troppo pesante per Crema e non indicativo dell’effettivo divario visto in campo.
Martedì si torna a Omegna per gara due (ore 20.30), con Crema che dovrà inventarsi qualcosa per arginare lo strapotere dei padroni di casa.