CRISTO È RISORTO: l’annuncio della notte santa

Il vescovo Daniele Gianotti benedice l'acqua per il Battesimo immergendovi il cero pasquale

LA LITURGIA DELLA LUCE

Veglia della Santa Notte di Pasqua, questa sera in tutte le chiese del mondo e anche nella nostra cattedrale con inizio alle ore 22.30. La solenne e suggestiva celebrazione della risurrezione di Gesù è stata presieduta dal vescovo Daniele, affiancato da alcuni canonici. È la seconda volta da quando è divenuto nostro vescovo un anno fa.

S’è iniziato con la benedizione del fuoco all’esterno della cattedrale completamente buia. È il fuoco della nuova creazione che avviene con la risurrezione di Gesù. Dal fuoco è stato acceso il cero pasquale, simbolo di Cristo luce del mondo. E proprio questo ha proclamato – per tre volte – l’accolito, entrando nelle “tenebre” della cattedrale che, via via si sono diradate all’ingresso della luce di Cristo.

Il cero è stato insediato sul presbiterio a fianco dell’ambone (vi resterà per l’intero periodo pasquale) e subito l’accolito ha annunciato a tutti i presenti che CRISTO è RISORTO! È la grande notizia della notte di Pasqua, è la grande notizia dell’intera storia!

IL VANGELO DELLA RISURREZIONE

Poi le letture della Parola di Dio, ben sette!, che hanno ripercorso il camino della salvezza: dalla creazione, al sacrificio di Isacco, al passaggio del Mar Rosso… fino al canto del Gloria accompagnato dal suono gioioso della campane… fino all’annuncio del Vangelo di Marco che Cristo è risorto!

“Chi è quel giovane vestito di una veste bianca che, seduto a destra prima dell’ingresso del sepolcro – come narra appunto Marco – annuncia alle donne che il Nazareno è risorto e non è più nel sepolcro?”

Se l’è chiesto mons. Gianotti commentando il brano evangelico. E, al proposito, ha ricordato che lo stesso Marco racconta di un altro giovane che, durante la cattura di Gesù, è sfuggito dalle mani dei soldati  sfilandosi dal lenzuolo bianco che indossava e fuggendo nudo.

Non si può non pensare al battesimo, quando “i cristiani delle prime generazioni si spogliavano dei loro vestiti, scendevano nell’acqua battesimale e poi venivano rivestiti della veste bianca, venivano profumati e infine partecipavano all’Eucarestia.”

Insomma, “il giovane messaggero di Pasqua – ha detto il vescovo Daniele – e il simbolo di ciascuno di noi, salvati nella Pasqua che ci rinnoviamo attraverso il Battesimo e nell’Eucarestia.

Anche noi – ha continuato – eravamo fuggiti via, avevamo visto la nostra nudità come cosa vergognosa, segno della nostra nullità. Ma Dio ci e venuto a cercare con suo Figlio fatto uomo: è sceso fino nelle nostre strade, si è lasciato spogliare di tutto, affinché noi potessimo vestire di Lui: vestire la veste nuziale, luminosa come quella del Figlio trasfigurato.

Siamo noi, uomini e donne della Pasqua che portano luce, pace al mondo, aiutano tutti i fratelli a non avere paura…

Chiediamo in questa Santa Notte di essere rinnovati nello spirito del Cristo risorto!”

LA LITURGIA BATTESIMALE

È seguita la liturgia battesimale. In mezzo al presbiterio è stato portato il recipiente bronzeo dell’acqua che il vescovo ha benedetto immergendovi il cero acceso, dopo che l’assemblea aveva cantato le litanie dei santi. La lunga preghiera di benedizione ha richiamato gli antichi simboli dell’acqua, soprattutto quella del mar Rosso che si aprì al passaggio del popolo ebreo.

Benedetta l’acqua che verrà messa a disposizione per i battesimi, mons. Gianotti ha invitato l’assemblea a rinnovare le promesse battesimali. Dopo di che l’ha aspersa a ricordo – appunto – del Battesimo.

LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Il quarto momento della veglia è stata la celebrazione eucaristica, nella quale il Risorto si è reso presente nel segni del pane e del vino, ritornando in mezzo all’assemblea dei credenti come ha fatto nelle prime apparizioni agli apostoli nel giorno della sua risurrezione e successivamente di otto giorni in otto giorni.

La celebrazione della Notte Santa si è conclusa con la comunione di tutti i presenti e con la benedizione solenne impartita dal vescovo.

Alla fine affettuosi auguri di Buona Pasqua a tutti.

Ci associamo anche noi!

Questo slideshow richiede JavaScript.