CREMA – Dal Campanil Basso al Torrazzo: storie di amicizia, alpinismo e paralimpiadi

Gianluigi Rosa sul Campanil Basso di Brenta

Lo scorso agosto ha conquistato la vertiginosa vetta del Campanil Basso di Brenta: senza una gamba, con una protesi speciale. Quindici giorni fa un’altra impresa ciclopica: soprattutto grazie a lui, atleta della nazionale di hockey su slittino, l’Italia ha disputato per la prima volta nella storia una semifinale paralimpica, cedendo di un soffio la medaglia di bronzo ai padroni di casa della Corea del Sud.
Gianluigi Rosa, trentenne trentino, martedì arriva in città. Lo ha invitato il Rotary Club Crema, in collaborazione con l’associazione RinasciMenti. E lui, in cambio, darà vita a un evento speciale: grazie alla straordinaria disponibilità del Comune e della Soprintendenza di Mantova, poco dopo le 18.30 si calerà in corda doppia dal Torrazzo, lato di piazza Duomo. E non sarà solo.
Lo spettacolo – è proprio il caso di dirlo – verrà aperto dalla discesa alpinistica dei cremaschi Marcello Palmieri e Pietro Baldrighi, in rappresentanza dei due organismi promotori (rispettivamente Rotary e RinasciMenti), per poi continuare con un omaggio a opera del Cai Crema. Quindi il gran finale, che vedrà protagonista Rosa con i trentini Simone Elmi e Manuel Zambanini, rispettivamente guida alpina e aspirante, presidente e vicepresidente dell’associazione “Dolomiti Open”: il gruppo di amici che ha accompagnato l’atleta paralimpico nell’arrampicata verso la vetta. L’evento, della durata di una mezz’ora circa, sarà annunciato dal suono della campana secentesca del Torrazzo che è la più antica della città.
In piazza, l’associazione RinasciMenti seguirà e commenterà la performance, coinvolgendo pubblico e passanti. Per ragioni di sicurezza, dalle prime ore del pomeriggio verrà completamente chiuso il transito pedonale e carrabile sotto l’arco del Torrazzo. Rimarranno invece aperti i varchi pedonali sul marciapiede, da cui può affluire il pubblico per assistere all’evento.
Ma questo, per così dire, è solo l’antipasto. Rosa cenerà con i suoi accompagnatori presso il Rotary Club Crema, per poi riunire nella sala di Santa Maria in Porta Ripalta tutti coloro che vorranno avvicinarsi alla sua storia di dolore e riscatto. Alle 21, l’atleta paralimpico e alpinista dialogherà infatti con Elmi (anche) sulla conquista del Campanil Basso e sulla recente esperienza ai giochi di PyeongChang, accompagnando le parole ai vertiginosi video prodotti durante queste imprese.
Con loro pure un altro amico della “Dolomiti Open”: il bolognese Alberto Benchimol, da anni convinto promotore di iniziative sportive per disabili fisici e psichici. Data la capienza limitata della sala e la presenza delle due associazioni organizzatrici, si consiglia di prendere posto per tempo.