Fisioterapisti non vedenti discriminati dal concorso bandito dall’Ospedale Maggiore di Crema. A segnalarlo è la presidente dell’Uici-Unione italiana ciechi e ipovedenti di Cremona, Flavia Tozzi, mercoledì – Giornata Nazionale del Braille, istituita con legge dello Stato del 3 Agosto 2007, per sensibilizzare riguardo alle difficoltà di accesso allo studio, all’arte e alla cultura, nonché all’istruzione scolastica e professionale delle persone cieche e ipovedenti – con una nota in cui si dice “molto rammaricata di dover segnalare l’ennesimo episodio di discriminazione e di emarginazione ai danni di una categoria di professionisti da sempre riconosciuta e apprezzata”.
Il riferimento è appunto al concorso bandito dall’Ospedale Maggiore di Crema per l’assunzione di fisioterapisti, “dal quale – fa osservare – sono esclusi proprio i non vedenti, che tradizionalmente svolgono tale professione e ai quali, per legge, devono essere riservati obbligatoriamente posti di lavoro nella misura di un fisioterapista non vedente ogni 20 o 35 lavoratori, a seconda del numero dei dipendenti dell’azienda ospedaliera”.
“La professione di massofisioterapista o fisioterapista – evidenzia la presidente Tozzi – è una delle classiche opportunità lavorative per i ciechi, alla quale essi sono abilitati attraverso diplomi professionali o di laurea e iscrizione a un albo professionale nazionale e viene tutelata da apposite leggi come la 29/94. La quale sancisce che: ‘In deroga alle disposizioni che limitano le assunzioni, i datori di lavoro pubblici sono tenuti ad assumere, al verificarsi della prima vacanza, per ciascun presidio ospedaliero e ambulatorio nel quale si svolgano attività riabilitative, almeno un terapista della riabilitazione non vedente iscritto all’albo di cui all’articolo 2, fino a un massimo del 5% dei posti previsti nell’organico dei terapisti della riabilitazione’.”
“Pertanto – sostiene – l’Ospedale di Crema, bandendo un concorso dal quale vengono volutamente esclusi i non vedenti, sta palesemente violando la legge ed è passibile di denuncia per comportamento illecito e discriminatorio nei confronti di una specifica categoria di lavoratori.”
A lasciarla ulteriormente perplessa è che “presso tale struttura, sta svolgendo la mansione di massofisioterapista un giovane non vedente, distaccato dall’Azienda Ospedaliera di Cremona, a quanto mi risulta, in modo professionalmente impeccabile”.
E come presidente della sezione dell’Uici di Cremona chiede all’Ospedale di Crema “la cancellazione dal bando della clausola inserita nel regolamento che vieta ai non vedenti di parteciparvi, altrimenti ci vedremo costretti a chiederne l’annullamento, se sarà necessario, ricorrendo a vie legali”.