Dal Rapporto Rifiuti Urbani 2017 dell’Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale emerge che la Lombardia è tra le regioni che differenzia la percentuale più alta di rifiuti urbani: carta, vetro e umido.
Secondo l’Ispra negli ultimi dieci anni la raccolta differenziata in Italia è passata dal 25,8% del 2006 al 52,5% nel 2016, con un incremento del 5% rispetto al 2015. Dati positivi, ma ancora lontani dall’obiettivo del 65% fissato per il 2012, che è stato raggiunto soltanto da quattro regioni: Veneto (72,9%), Trentino Alto Adige (70,5%), Lombardia (68,1%) e Friuli Venezia Giulia (67,1%).
La Lombardia, in particolare, dal 2013 al 2016 è passata dal 53,3% di rifiuti urbani differenziati al 68,1, con un incremento del 28%.
La raccolta differenziata in Lombardia, dal 2013 al 2016, ha riguardato principalmente i rifiuti organici per il 37,6% del totale, seguiti da carta e cartone (17,2%), vetro (13%), plastica (7,2%) e legno (5,6%). Analizzando i dati Ispra è emerso che, rispetto al 2013, i rifiuti ingombranti destinati allo smaltimento sono calati in maniera notevole passando da 187.566 a 8.706 tonnellate, ed è aumentata la raccolta differenziata pro capite: da 246,9 chili del 2013 a 325,1 del 2016.
La provincia con i livelli più elevati di raccolta differenziata si è confermata Treviso, con quasi l’88%, seguita da Mantova (86,4%), Pordenone (82,3%) e Belluno 80,4%.
In Lombardia, oltre Mantova, hanno superato di gran lunga l’obiettivo del 65% e la media regionale, Cremona (77,9%), Varese (74,6%), Bergamo (72,6%), Lodi (72,5%), Monza e Brianza (71,1%), Lecco (70,4%) e Brescia (69,5%).
Il 65% è stato raggiunto anche dalla provincia di Como, mentre Milano si è fermata al 64,3 per cento. Le realtà che ancora fanno fatica a far decollare la raccolta differenziata sono Sondrio, che si è fermata al 54,9%, e Pavia che è al di sotto della media nazionale con soltanto il 48,3% dei rifiuti differenziati.
Da una lettura più approfondita dei dati è emerso, inoltre, che molte province lombarde, indietro con la differenziazione dei rifiuti nel 2012, hanno impartito una decisa accelerazione raggiungendo i risultati richiesti dalla normativa. È il caso di Brescia che, in soli quattro anni, ha incrementato la raccolta differenziata del 50%, passando dal 46,1% del 2012 al 69,5 del 2016, e di Lodi che è passata da 57,1 al 72,5% (+27%). Da segnalare anche il trend di crescita di Pavia, che è passata dal 33,6 al 48,3 per cento (+44%), e di Milano, passata dal 47,9 al 64,3 del 2016 (+34% circa).