Crema – Carabinieri salvavite, da premio

Nella mattinata odierna presso il Comando Legione Carabinieri Lombardia di Milano, il comandante Generale Teo Luzi, nel corso di una cerimonia, ha premiato con l’elogio, quattro carabinieri della Compagnia di Crema che si sono distinti nel 2017 per atti di valore nel compimento del servizio d’istituto. I militari, in due episodi distinti, sono riusciti a salvare due persone che avevano deciso di togliersi la vita

Il primo episodio risale al 30 gennaio 2017 quando, alle ore 20, alla centrale operativa del comando compagnia dell’Arma di Crema giungeva la richiesta di intervento di una donna di Ricengo “che segnalava – spiega il maggiore Carraro, nella foto con tre dei suoi uomini – di essere stata picchiata dal figlio in casa. Sul posto veniva inviata una pattuglia della stazione Carabinieri di Romanengo che giunta presso l’abitazione trovava ad accoglierla gli altri due figli della donna che confermavano l’accaduto ed affermavano che il fratello minore era rimasto solo in casa, temendo, dopo la lite con la madre, potesse compiere un insano gesto in quanto molto depresso. I due Carabinieri, gli appuntati scelti Pasquale Bagnato e Fabio Battaglia, entravano immediatamente in casa e cercavano il 30enne, riuscendo a rintracciarlo nel sottotetto dell’abitazione ove però lo stesso aveva già posto in essere l’insano gesto, avendo assicurato una fune ad una trave ed il cappio al collo, lasciandosi cadere nel vuoto per impiccamento. Già con il viso cianotico e gli occhi sbarrati appariva privo di vita, tant’è che i militari riuscivano anche con l’aiuto dei due fratelli, a sollevarlo e ad allargare il cappio al collo quel tanto per liberarlo ed adagiarlo al pavimento ove gli veniva praticato un massaggio cardiaco e respiratorio che gli permetteva di riacquisire le funzioni vitali quel tanto da permettere l’intervento del 118 i cui sanitari trasportavano d’urgenza il malcapitato presso questo Ospedale ove seppur in prognosi riservata e sottoposto a sedazione, non pare attualmente in pericolo di vita”.

Il secondo episodio risale invece al 5 aprile quando alla centrale operativa si rivolgeva un giovane che manifestava l’intenzione di suicidarsi. “L’operatore riusciva a mantenere viva la conversazione e carpita la fiducia dell’interlocutore apprendeva che si trattava di un 31enne di Palazzo Pignano, soggetto che già in passato aveva tentato di suicidarsi a causa di una grave crisi depressiva, che si trovava in località Nosadello del Comune di Pandino lungo la SP91 accostata dal canale Vacchelli. Il centralinista allertava immediatamente l’equipaggio della stazione Carabinieri di Pandino, che stava eseguendo un servizio perlustrativo, composto dall’appuntato scelto Marco Lucarelli e dall’appuntato Vito Martano, che si portava velocemente sul posto. I militari constatavano la veridicità della comunicazione, tant’è che il giovane era passato alle vie di fatto, avendo legato una corda in najlon ad un palo della segnaletica e l’altro capo al collo gettandosi nel vuoto dal ponte del canale Vacchelli. I due militari si prodigavano sollevando la persona e liberandola dal cappio per poi adagiarla a terra e praticando un massaggio cardiaco. Poiché il suicidario non dava segni di vita, allertavano il 118 richiedendo l’intervento di un’autolettiga dell’Ospedale di Crema che giungeva dopo alcuni minuti. Nel frattempo il giovane cominciava a riprendere lentamente le funzioni vitali, venendo preso in consegna dai sanitari. Il malcapitato veniva trasportato con l’autolettiga del 118 presso l’Ospedale di Crema ove veniva ricoverato non in pericolo di vita”.

Grande soddisfazione da parte dell’Arma dei Carabinieri di Crema per i due eroici gesti posti in essere dai militari che, con la loro elevata professionalità, hanno salvato due vite umane da morte sicura.