Crema – Inaugurata la mostra “Non solo musica. Spartiti musicali, illustrazione e grafica”. Al Museo Civico di Crema fino al 7 gennaio 2018

Non sono manifesti. Neppure copertine di album. Sono spartiti musicali! Questo è il soggetto della mostra ‘Non solo musica – spartiti musicali, illustrazione e grafica, inaugurata oggi pomeriggio presso il Museo Civico di Crema e che sarà possibile visitare gratuitamente fino al 7 gennaio 2018. All’inaugurazione presenti anche la direttrice del museo, Francesca Moruzzi, e  l’assessore alla Cultura di Crema, Emanuela Nichetti.
L’allestimento è stato realizzato cercando di valorizzare al massimo la mostra e di realizzarla in completa omogeneità con le stanze ospitanti, dove sono collocate altre opere. Inoltre, per l’apertura, è stato deciso di offrire al pubblico una visita in cui oltre che guardare la musica,la si potesse anche ascoltare. Infatti in sottofondo musica live, eseguita dal maestro De Micheli (al pianoforte) e da Nadia Fascina (al violoncello).
In esposizione 230 spartiti, tutti originali del tempo (dal 1900 al 1930 circa) e appartenenti alla collezione privata dei coniugi Bianchi, volti conosciuti al museo e alla città per precedenti esposizioni.
La signora Dolly ha spiegato che la carta musicale stampata appare nel 1500 a Venezia e con essa la musica si diffonde e viene eseguita dai vari artisti. Poi nasce un nuovo genere musicale: la musica leggera che si diffonde velocemente a livello globale. La borghesia si arricchisce e inizia a interessarsi alla musica, che al tempo veniva suonata in casa dove spesso c’era anche un pianoforte. Allora le case musicali vedono un business dietro a questa moda. Iniziano a chiamare illustratori più o meno famosi per poter realizzare copertine esteticamente migliori a quelle precedentemente prodotte. Nasce così la nuova arte: la grafica. Vengono addirittura chiamati i padri della cartellonismo: Dudovich, Metlicovitz,… Però, all’inizio degli anni’30, inizia il declino degli spartiti: vengono realizzati i primi grammofoni. La carta musicale continua a essere stampata, ma la grafica viene trascurata.
Gli spartiti del secolo scorso sono difficili da trovare perché stampati su carta povera dal momento che non sono stati realizzati per essere conservati. E anche qualora si trovassero, non è detto che siano intatti.
In conclusione “siamo davanti a un collezionismo che abbina il piacere del possesso dell’oggetto allo studio del passato, ma anche alla possibilità di fruizione pratica del suono e del canto”, come ha affermato la signora Bianchi, “inoltre, all’interesse per la musica si aggiungono interessi storici e culturali, di illustrazione e di grafica, di editori, di autori, interpreti”. Una mostra che sconfina in più ambiti e per questo potrebbe interessare a molti.
Orario del Museo:
martedì: 14-17.30
da mercoledì a venerdì: 10-12 e 13.30-17.30
sabato e domenica: 10-12 e 15.30-18.30