CREMA – Tari: nessun errore nei calcoli. Il Comune ha sempre esentato la quota delle pertinenze

Vista sulla città dall'alto e l'assessore al Bilancio del Comune di Crema, Morena Saltini

Tari: nessun errore nei calcoli da parte del Comune di Crema. Il problema emerso dopo l’interrogazione del deputato Giuseppe L’Abbate al ministero dell’Economia – basata su un servizio del Sole 24 Ore – è collegato a un errore di interpretazione dei calcoli. Errore collegato alla quota variabile della Tari – determinata dal numero di inquilini, ma che non doveva essere moltiplicata per tutte quante le “pertinenze” dell’immobile, cioè le eventuali cantine e garage – che ha portato in taluni casi, in altre città, a tasse molto superiori a quanto il cittadino individualmente avrebbe dovuto pagare.
In altri termini, le vittime di questo calcolo sbagliato si sono così trovate una bolletta troppo cara, perché oltre alla quota fissa – legata ai metri quadri della casa – quella variabile legata al numero degli abitanti della casa era moltiplicata tante volte. Per fare un esempio: una casa di 100 mq, di cui 80 di casa, 10 di garage e 10 di cantina, abitata da tre persone, deve pagare la TARI una volta sola per quei 20 mq e non tre volte.
“Il Comune ha sempre optato per esentare la quota delle pertinenze – spiega l’assessore al Bilancio, Morena Saltini –perciò non saremo costretti a un ricalcolo alla luce di quanto emerso.”
“È bene specificare – aggiunge – che la TARI serve a pagare il costo del servizio, diviso tra utente domestiche e non domestiche, perciò nei casi in cui si evincono questi errori il costo viene semplicemente suddiviso in un altro modo, certamente più equo visto l’errore di interpretazione, ma si tratta di un errore dovuto al fatto che questi calcoli non sono semplici, perciò non credo si possano dividere i Comuni tra buoni e cattivi: noi fortunatamente non siamo comunque interessati dal problema.”