Un referente della comunità islamica cittadina nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Crema e l'assessore alla Pianificazione territoriale Matteo Piloni comunicando l'acquisto, da parte di persona vicina alla comunità, di un capannone industriale a Ombriano e volendo sondare la disponibilità dell'amministrazione per una possibile variante urbanistica, al fine di farne un luogo di culto.
Premesso che “non c'è nulla agli atti”, per “evitare strumentalizzazioni e facili allarmismi”, il sindaco ha ritenuto opportuno “rendere pubblica la posizione dell'amministrazione” al riguardo. Ha pertanto inviato alla stampa una comunicazione inequivocabile.
“Abbiamo precisato immediatamente che l'amministrazione, probabilmente la prima in Lombardia, ha approvato un 'Piano dei servizi e delle attrezzature religiose' che ha individuato un'area destinata al culto in via Milano, in area di proprietà comunale, dove è attualmente ubicato un campo di motocross.”
“Proprio perché abbiamo sempre contato nel metodo stabilito dalla legge regionale, non sono contemplate – puntualizza – altre opzioni né si intendono prendere in considerazione alla luce di fatti come questo acquisto; pertanto ho ritenuto di dichiarare senza sfumature che l'amministrazione non valuterà un possibile cambio di destinazione d'uso del capannone acquistato.”
“Il nostro orientamento circa l'esercizio del diritto di culto da parte dei fedeli di qualsiasi religione, anche quella islamica – aggiunge – resta immutato, cioè ognuno ha diritto di pregare il proprio dio, tuttavia tale diritto va conciliato con le esigenze complessive dell'intera comunità e le regole che essa si è data, anche quelle di tipo urbanistico recentemente assunte.”
“Non vi sarà pertanto alcun avallo, formale o informale – ribadisce con fermezza – all'utilizzo dell'immobile acquistato per attività di culto, mancando sia il presupposto urbanistico che una volontà di futura regolarizzazione.”