Il MoVimento 5 Stelle cremasco stigmatizza il tentativo di risolvere la vicenda della Fondazione San Domenico – con bilancio consuntivo 2015 non approvato per il voto contrario e uni di astensione dei due consiglieri “politici” del Cda, cui lo Statuto assegna potere di veto – con la semplice surroga del dimissionario Fausto Lazzari.
“L'amministrazione si sta muovendo verso una inaccettabile surroga del consigliere dimissionario Lazzari”, affermano infatti nella nota inviata oggi alla stampa. “Ancora prima di capire cosa fosse successo nel CdA del San Domenico, si è tentato goffamente di derubricare l'accaduto quasi a una disputa personale, a semplici scontri 'politici', nell'accezione più negativa del termine, con il sindaco Bonaldi che ha parlato di semplice surroga.”
“Bisognerebbe, invece, chiedersi perché 2 dei 3 rappresentanti del Comune non hanno approvato il bilancio, prima volta nella storia della Fondazione – sostengono – e persino una importante forza di maggioranza, Rifondazione, si è spinta a chiedere pubblicamente le dimissioni di Strada.”
“Iniziano a emergere domande interessanti circa il patrimonio della Fondazione, i contratti dei direttori, ecc. In tutto questo, l'imbarazzante silenzio di Strada – sottolineano i pentastellati nella nota – è assordante: vengono mandati avanti gli altri consiglieri privati che, già il giorno successivo, non solo ipotizzavano 'eventuali sostituzioni', ma si permettono anche di consigliare al Comune di Crema di nominare qualcuno con 'conoscenza e rispetto dei meccanismi decisionali di un organo amministrativo'.”
“Stanno forse chiedendo di nominare qualcuno che non rompa le scatole?”, si chiedono esplicitamente i 5 Stelle.
“Questa mancanza di rispetto è inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che i privati contribuiscono in maniera minimale al bilancio del San Domenico”, osservano. “Non si è mai visto che i soci di minoranza intimino a quello di maggioranza cosa fare, pertanto il M5s invita tali consiglieri a stare al loro posto; tuttavia, possono sempre aumentare le donazioni e avere maggiore voce in capitolo!”
A giudizio sempre dei pentastellati “presentare il bilancio come positivo perché ci sono 30.000 euro di attivo non ha alcun senso, perché, ovviamente, non si tiene conto dei contributi pubblici a fondo perduto!”. Ribadiscono, riprendendo la motivazione che ha indotto il componente del CdA proposto da loro in consiglio comunale – Domenico Baronio – e nominato con i voti determinanti della maggioranza, che ha votato contro il bilancio della Fondazione. “Forse, dovremmo dire che il San Domenico ha un 'buco' di circa 500.000 euro su 900.000 di bilancio!”, aggiungono.
“Il M5s, dopo aver chiesto conto direttamente a Strada, si rivolgerà ora alla Bonaldi, all'assessore Vailati ed, eventualmente, alle autorità competenti. Garantiamo a tutti i cittadini – concludono – che continueremo a vigilare e denunciare con sempre maggior forza: è finito il tempo in cui maggioranza e finta opposizione nascondevano impunemente la polvere sotto il tappeto!”